Giulia Bassanini, Michela Musarra e Sofia Grandi partecipano a uno studio che durerà 5 anni coinvolgendo 25 partner
Capire l’impatto e le conseguenze nelle scuole del Covid al fine di mettere a punto metodi per salvaguardare le regolari lezioni tra i banchi in tempi di pandemia: è una delle missioni a cui sono chiamate le tre ricercatrici del servizio di medicina di laboratorio del PTP Science Park, Giulia Bassanini e Michela Musarra e Sofia Grandi, che, in questi giorni, si sono recate all’Università di Colonia presso l’Istituto di Virologia per illustrare il contributo che la struttura lodigiana, insieme ad un gruppo interdisciplinare di scienziati di alto livello provenienti da 18 Stati diversi, potrà dare al progetto EuCare (European Cohorts of Patients and School to Advance Responce to Epidemics) il quale si pone l’obiettivo di studiare le varianti Sars Cov 2 in relazione alla loro capacità di sfuggire ai vaccini disponibili e alla diagnosi con i test ad oggi disponibili. Lo studio coprirà un arco temporale di 5 anni, coinvolgendo 25 partners in 4 continenti. Il coinvolgimento del PTP, già operativo in maniera diretta durante la recente ondata del virus, prende le mosse dall’incarico ricevuto da parte dell’Istituto Europeo di Oncologia di analizzare tutti i tamponi salivari provenienti dalle scuole coinvolte per il Nord Italia (inclusi istituti del Lodigiano). Il viaggio a Colonia delle dottoresse Bassanini, Grandi e Musarra, responsabili di tutte le analisi dei tamponi salivari presso PTP e dei rapporti con lo leo, intende quindi consolidare le metodologie tecniche già in uso e pianificare lo sviluppo di progetti futuri e di nuovi protocolli di lavoro (come screening dei virus respiratori nelle scuole). Soddisfatto il presidente di Ptp Science Park Cristiano Devecchi: «Durante la pandemia si è evidenziato un forte bisogno di trovare soluzioni per sostenere l’apertura in sicurezza delle scuole, basandosi su evidenze scientifiche che tengano conto del bilancio tra rischi e benefici. Anche in questa occasione, rafforziamo il ruolo di protagonista nella ricerca pre clinica a livello internazionale».
M.B.